“Scoprire la Romania” a Giaveno: spettacolo culturale in occasione della Giornata Nazionale della Romania
Il 1° dicembre, Festa Nazionale della Romania, non è solo un giorno del calendario, ma anche un potente simbolo di identità e orgoglio per i romeni, indipendentemente dal luogo in cui vivono. Per i romeni della diaspora, questo giorno ha un significato ancora più profondo, in quanto rappresenta un'opportunità per riconnettersi con le proprie radici e celebrare la propria cultura e storia in un contesto straniero. In un mondo globalizzato, dove i confini si confondono e le culture si intrecciano, la celebrazione della Giornata nazionale diventa un atto di riaffermazione dell'identità. È un momento in cui i romeni all'estero possono esprimere l'orgoglio per le proprie origini e trasmettere le tradizioni e i valori nazionali alle nuove generazioni cresciute lontano da casa.
Festeggiare il 1° dicembre all'estero crea un ponte immaginario tra la Romania e le comunità romene all'estero. Ogni evento, ogni momento di festa, porta un pezzo di Romania nei cuori dei romeni all'estero. La Giornata nazionale è anche un'occasione per mostrare al mondo la ricchezza culturale e storica della Romania. Attraverso varie attività culturali, vengono messe in risalto l'arte, la musica e le tradizioni romene, dando un'immagine autentica e positiva della Romania nel mondo.
In un'epoca di globalizzazione, in cui le culture si intersecano e si influenzano a vicenda, preservare l'identità e perpetuare le tradizioni diventa essenziale. Una nazione non è definita solo dalla sua storia e dalla sua lingua, ma anche dal patrimonio culturale e folcloristico che trasmette di generazione in generazione. Nel contesto di una società multiculturale, è imperativo che questo patrimonio non solo venga preservato, ma anche promosso e apprezzato.
A Giaveno, in provincia di Torino, l'Associazione Radici Latine ETS, con il sostegno del DPRP – Dipartimento per i romeni all'estero, ha messo in scena lo spettacolo “Scoprire la Romania“. L'obiettivo principale era quello di mantenere e promuovere l'identità e l'unità nazionale romena in Italia, offrendo ai cittadini italiani un'opportunità unica di conoscere la cultura, la gastronomia e le tradizioni romene.
All'inizio di dicembre, Piazza Molines a Giaveno si è trasformata in un vibrante teatro di tradizioni romene. La Festa nazionale della Romania è stata l'occasione perfetta per la comunità romena di mostrare la propria ricchezza culturale e rafforzare i legami con i vicini italiani.
I protagonisti di questa celebrazione sono stati tre gruppi eccezionali provenienti direttamente dalla Romania:
- Il primo, un ensemble di 16 uomini, ha presentato la danza di Caluș, una tradizione folcloristica profondamente radicata nel patrimonio culturale rumeno e riconosciuta come patrimonio dell'UNESCO dal 2005. Questa cerimonia, legata al culto del sole, simboleggia la battaglia tra le stagioni dell'estate e dell'inverno, personificate dal cavallo e dal lupo.
- Il secondo gruppo si è esibito nella Danza dell'Orso, un evento affascinante in cui gli uomini si vestono con pelli di orso e ballano al ritmo di tamburi e flauti. Si tratta di un rituale ideato per allontanare gli spiriti maligni e celebrare l'arrivo del nuovo anno, ed è una tradizione molto diffusa tra i giovani rumeni.
- Infine, il gruppo dei bambini, accompagnato dalla talentuosa cantante Aurora Pala, ha aggiunto un tocco di eleganza e raffinatezza all'evento.
Per l'organizzazione di questo evento eccezionale è stato fondamentale il coinvolgimento del Dipartimento per i Romeni all'Estero, che ha parzialmente finanziato la manifestazione, sottolineando così l'importanza di preservare e promuovere le tradizioni romene all'estero. Anche il sostegno della Città di Giaveno e il patrocinio della Città Metropolitana/Provincia di Torino, del Comune di Giaveno e del Consolato Generale di Romania a Torino hanno contribuito in modo significativo al successo dell'evento. Questa iniziativa dimostra la forza e l'importanza della tradizione in un mondo che cambia. È anche una testimonianza della visione del Dipartimento per i romeni all'estero di promuovere e sostenere le attività culturali per la diaspora romena.
La partecipazione attiva di rappresentanti delle istituzioni italiane e rumene ha rafforzato il carattere interculturale dell'evento. La presenza di Carlo Giacone, sindaco di Giaveno, e dell'Assessore alla Cultura Edoardo Favaron ha sottolineato l'importanza e il riconoscimento dell'evento a livello locale. Ioana Gheorghiaș, Console Generale di Romania a Torino, è venuta non solo come rappresentante ufficiale, ma anche come ambasciatrice dei valori e delle tradizioni romene in Italia.
Il fatto che fossero presenti rappresentanti di entrambe le chiese, cattolica e ortodossa, illustra l'unità e il rispetto interreligioso, un ecumenismo che riflette l'armonia tra le comunità della diaspora. Inoltre, il coinvolgimento di associazioni e artisti locali ha dato una sfumatura diversificata all'evento, evidenziando non solo la bellezza della cultura romena, ma anche il reciproco arricchimento culturale tra romeni e italiani.
Questa collaborazione tra le comunità e le istituzioni romene e italiane trasforma il 1° dicembre in una celebrazione dell'unità e della diversità, un ponte tra due nazioni che celebrano e rispettano le reciproche tradizioni. L'evento di Giaveno, più che una semplice celebrazione della festa nazionale rumena, è stato un'affermazione dell'interconnessione, del rispetto e della bellezza delle culture che convergono.
Un aspetto notevole dell'evento è stata la partecipazione attiva dei giovani, sia artisti che pubblico. Questo sottolinea la necessità e l'efficacia degli sforzi per trasmettere le tradizioni alle nuove generazioni. In un mondo in cui dominano la digitalizzazione e la tecnologia, il ritorno alle proprie radici e la riscoperta della cultura autentica sono essenziali per la formazione dell'identità.
“Oggi, qui a Giaveno, siamo orgogliosi di celebrare la Festa Nazionale della Romania, un giorno che per noi romeni significa molto di più di una semplice data sul calendario. È un giorno per ricordare le nostre radici, le lotte dei nostri antenati e l'unità che ci definisce come nazione. Nella diaspora, questo giorno assume un significato ancora più profondo, poiché è un momento in cui ci riconnettiamo con la nostra cultura e la condividiamo con gli altri. Attraverso l'evento “Scoprire la Romania”, abbiamo voluto costruire ponti tra le comunità romena e italiana, per mostrare la bellezza e la diversità delle nostre tradizioni. Ogni danza, canzone e spettacolo di oggi è un frammento dell'anima romena che offriamo con amore. Sono felice di vedere la presenza di rappresentanti delle istituzioni italiane e romene, di leader religiosi e di artisti locali. Questo non è solo un evento culturale, ma anche una dichiarazione di unità e comprensione reciproca. A nome dell'Associazione “Radici Latine”, vorrei ringraziare ogni partecipante, ogni collaboratore e ogni persona che ha contribuito alla realizzazione di questa giornata speciale. Godiamoci insieme questa celebrazione della cultura e ricordiamoci che, a prescindere dalla distanza o dai confini, le nostre radici ci tengono sempre uniti”, ha dichiarato Damian Ivanov, Presidente dell'Associazione Latin Roots ETS.
Nel complesso, “Scoprire la Romania” non è stata solo una celebrazione della cultura, ma anche una dimostrazione della forza e della bellezza della diversità, di come tradizioni e innovazioni possano coesistere e arricchire la vita di tutti.